Isaac Sharpless, George Morris Philips |
Astronomy for schools and general readers, Philadelphia 1882, 1892
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Isaac Sharpless, George Morris Philips
Astronomy for schools and general readers, Philadelphia 1882, 1892
Il fortunato e più volte riedito manuale di Sharpless e Philips è un corso di base introduttivo all’astronomia rivolto agli studenti e ai lettori non specializzati.
E’ suddiviso in tre parti precedute da una introduzione a carattere storico e concluse da una appendice che, sotto forma di tabelle, riassume dati astronomici relativi a fenomeni e strumenti.
La prima parte rappresenta un viaggio attraverso gli oggetti del sistema solare accompagnati da una cospicua raccolta di immagini e grafici. La terza breve parte tratta delle proprietà della luce e degli strumenti astronomici.
La seconda è dedicata al sistema siderale, alla descrizione delle costellazioni e alle particolarità dei corpi celesti e si conclude con una breve sintesi sulla struttura dell’Universo.
E’ per illustrare questa seconda parte che gli autori allegano dodici approfondite tavole celesti che riproducono tutto il cielo stellato visibile in un anno dalle latitudini degli Stati Uniti fino ad una declinazione negativa di circa 32°.
Nel seguito presenterò queste tavole inserite nella quarta edizione del 1892 alle quali seguiranno le cinque presenti nelle edizioni precedenti dove gli autori avevano rinunciato al disegno dei personaggi mitologici limitandosi a presentare le costellazioni ufficiali limitate dal loro confine tratteggiato.
Titolo
Indice
Tavole
Sono costruite in proiezione polare equatoriale stereografica ed in visione concava, corredate da un reticolo provvisto di archi di ascensione retta e di declinazione tracciati rispettivamente al passo di 10° di A.R. e di 10° di dec.
Le stelle vi sono riportate fino alla settima magnitudine e denominate secondo l’ordine alfabetico di Bayer. Sono classificate quelle variabili e distinte le nebulose e gli ammassi (Nebula, Cumulus).
Nel loro insieme le dodici tavole rappresentano il cielo stellato visto in un anno dagli Stati Uniti fino alla declinazione negativa di 32° distinto in tre fasce:
La prima fascia, Tavola I , II e III, dal polo nord equatoriale fino alla declinazione di +30°, la seconda fascia (Tav IV, V, VI, VII) dalla declinazione +40° al circolo dell’equatore, l’ultima fascia (Tav VIII, IX, X, XI, XII) dall’equatore alla declinazione di – 32°circa.
Le costellazioni, nominate in latino e con il perimetro dell’area delimitato da una linea punteggiata, sono quelle che entreranno nell’elenco definitivo ratificato dall’UAI e E. Delporte in Delimitation scientifique des constellations (tables et cartes) del 1930 ( http://www.atlascoelestis.com/introduzione2.htm) con l’unica eccezione di Antinous e del nome dello Scutum al quale, i nostri autori, aggiungono ancora il genitivo Sobiesii
(http://www.atlascoelestis.com/hev%2019.htm e http://www.atlascoelestis.com/Desu%20kirch.htm ).
Antinous
Tav I
Tav II
Tav III
Tav IV
Tav V
Tav VI
Tav VII
Tav VIII
Tav IX
Tav X
Tav XI
Tav XII
Tavole della terza edizione
Sono costruite in proiezione polare equatoriale stereografica ed in visione concava, corredate da un reticolo provvisto di archi di ascensione retta e declinazione tracciati rispettivamente al passo di una ora di A.R. e di 10° di dec. Sono meno approfondite delle tavole inserite nelle edizioni successive. La prima è dedicata al cielo boreale: al centro la proiezione del polo nord equatoriale, ai bordi il cerchio di declinazione di +40°. Le altre quattro rappresentano il cielo visibile nelle quattro stagioni per un’ampiezza in declinazione di ±40° e in A.R. di 8 ore e presentano come possibili punti di tangenza quelli posti sugli estremi dell’equatore celeste.
Diverse edizioni complete del manuale possono essere consultate al seguente indirizzo per cortesia di:
https://catalog.hathitrust.org/Record/006537570
di FELICE STOPPA
GIUGNO 2018