Leonhard Thurneysser

Des Menschen Circkel und Lauff, inArchidoxa.|| Dorin der recht war Motus,|| Lauff vnd Gang/ auch heimligkeit, Wirckung vnd|| Krafft der Planeten/ Gstirns/ vnd gantzen Firmaments Mutie-||rung/ vnd ausziechung aller Subtiliteten/ vnd das Fünffte wesen/ auss den|| Metallen/ ..., Berlin 1575

 

 

Leonhard Thurneysser

 

Des Menschen Circkel und Lauff

 

 

in Archidoxa.|| Dorin der recht war Motus,|| Lauff vnd Gang/ auch heimligkeit, Wirckung vnd|| Krafft der Planeten/ Gstirns/ vnd gantzen Firmaments Mutie-||rung/ vnd ausziechung allerSubtiliteten/ vnd das Fünffte wesen/ auss den|| Metallen/ ..., Berlin 1575

 

Des Menschen Circkel und Lauff è il titolo del primo di otto complessi diagrammi astronomici a volvelle dedicati alle previsioni astronomico-astrologiche. Gli altri sette prendono in considerazione il Sole, la Luna ed i cinque pianeti conosciuti nel ‘500: Mercurio, Venere, Marte, Giove , Saturno.

https://www.wdl.org/en/item/15131/view/1/1/

Gli otto “astrolabi cartacei, l’Astrolabium di Thurneysser, sono pubblicati dall’autore come complemento alla sua complessa opera Archidoxa.|| Dorin der recht war Motus,|| Lauff vnd Gang/ auch heimligkeit, Wirckung vnd|| Krafft der Planeten/ Gstirns/ vnd gantzen Firmaments Mutie-||rung/ vnd ausziechung aller Subtiliteten/ vnd das Fünffte wesen/ auss den|| Metallen/ ... sampt dem auszug/ vnd|| Verstandt des Astrolabij/ vnd aller|| Zircklen Caracter/ vnd|| Zeichen.|| ... Zum andern mal vnd jetz von newen gemert/ vnd sampt|| dem verstand der Caracter an tag geben/|| Durch Leonhart Thurneisser zum Thurn/ Churfürstlichen|| Brandenburgischen Bestalten Leibs Medicum, pubblicata sempre nello stesso anno a Berlino.

Archidoxa, che per cortesia della Bayerische StaatBibliothek può essere consultata al seguente indirizzo

 http://reader.digitale-sammlungen.de/de/fs1/object/display/bsb10149448_00005.html,

 è l’opera più completa e importante di Thurneysser, dove, accanto alla disamina della sua  visione filosofica naturalistica dell’uomo posto  al centro e alle influenze della natura, l’autore descrive in modo approfondito la pratica astrologica dei suoi otto astrolabi.

Ognuno di questi prevede l’utilizzo di ulteriori volvelle, fino a sei, che sovrapposte alle tavole principali, e opportunamente spostate utilizzando le scale combinate, vanno a definire gli influssi naturalistici ed astronomici sulla persona considerata e per una opportuna data temporale definita.

Gli elementi di ogni astrolabio comprendono una  tavola di base riferita al singolo pianeta con i suoi diagrammi astronomici,  a questa vanno sovrapposte le due griglie dedicate ai due planisferi celesti, il disco dell’Albero della vita,  Baum des Lebens, la rondella del Pianeta, la figura del Dragone che rappresenta la linea dei nodi, e altri 3 o 4 rondelle o indicatori con indici che hanno lo scopo di collegare tra loro i dati riportati sui circoli graduati posti sui bordi o all’interno della tavola base.

 

 

Baum des Lebens                                           Rondella di Mercurio

 

Ogni astrolabio, di cm 42 x 58, viene presentato in una  pagina nel retro della quale trova posto una tabella dedicata al pianeta considerato.  

 

I planisferi celesti, in proiezione stereografica polare eclittica, in visione convessa, hanno per centro il polo celeste eclittico e per circonferenza l’eclittica stessa. Vi sono poste oltre a Caput Medusa, Coma Berenices, Fetonte e Antinous  ( Eliphelia) le costellazioni e le stelle del catalogo di Tolomeo suddivise in sei magnitudini. Il planisfero boreale è più grande onde poter contenere le dodici costellazioni zodiacali e si estende pertanto oltre l'eclittica

 

Eliphelia, nome usato rarissimamente per identificare Antinous, fa riferimento ad un personaggio biblico elencato nel Primo Libro delle Cronache, Cap. XV, ver. 18 (versione in lingua tedesca).

 

I personaggi mitologici delle costellazioni si ispirano a quelli contenuti nelle tavole del 1515 del Dürer. Si suppone che i disegni preparatori  delle tavole e degli altri materiali componenti gli astrolabi siano opera del famoso artista ed incisore Jost Amman.  

I due planisferi presentano però tali elementi di affinità stilistica e tecnica con altre due rappresentazioni del cielo dello stesso periodo, di autor ancora sconosciuto, da farmi pensare che anche queste ultime possano essere attribuibili a Jost Amman o allo stesso Thurneisser:  http://www.atlascoelestis.com/autore%20da%20identificare%201560%20circa%20base.htm

 

 

Planisferi di autore anonimo (1560-1580)

 

 

Il reticolo polare eclittico dei planisferi è composto dall’eclittica, da due cerchi di latitudine paralleli ad essa che delimitano la fascia celeste percorsa dai pianeti ( questa fascia solo in quello boreale), il polo eclittico e linee di longitudine ogni sessanta gradi. Sulla circonferenza esterna è posta una scala graduata al passo di un grado di longitudine, numerati ogni dieci ( Per il cielo meridionale questa scala coincide con la proiezione dell’eclittica). 

Il reticolo polare equatoriale è invece composto dal relativo polo, dal circolo polare, da quello del tropico, dai due coluri e dall’arco di competenza dell’equatore che riporta una scala graduata al passo di un grado di Ascensione Retta.

 

Bibliografia

Debora J. Warner, Celestial Cartography 1500-1800, 1979 pag. 252-253: dove vengono considerati e parzialmente descritti  anche i grafici e le scale astrologico-naturalistiche contenute nelle tavole base.

Hans Gaab, Die Sterne über Nürnberg, Albrecht Dürer und seine Himmelskarten von 1515, Michael Imhof Verlag, Petersberg 2015, pag 119-120: in particolare per la correlazione Thurneysser- Dürer.

  

   

SEGUE DALLA PAGINA PRINCIPALE

 

 

 

VENUS

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

VOLVELLE ASSOCIATE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

GENNAIO 2016