Antonio Zatta

 

Atlante novissimo, illustrato ed accresciuto sulle osservazioni, e scoperte fatte dai più celebri e più recenti geografi, Venezia 1775-1785

 

 

 

 

 

 

Antonio Zatta

 

Atlante novissimo, illustrato ed accresciuto sulle osservazioni, e scoperte fatte dai più celebri e più recenti geografi, Venezia 1775-1785

 

Segue dalla pagina introduttiva

 

 

Frontespizio dell'edizione del 1779

 

 

Frontespizio dell'edizione del 1785

 

 

Le tavole a carattere astronomico che presento in questa pagina appartengono al primo dei quattro tomi dell’atlante geografico pubblicato a Venezia nel laboratorio tipografico diretto da Antonio Zatta.

Furono  ideate e disegnate dai suoi collaboratori Giovanni Marco Pitteri, Anton Friedrich Busching, Pietro Antonio Novelli ed incise da Giuliano Zuliani.

Il primo tomo dell’atlante è introdotto da un breve saggio di geografia generale dove l’autore definisce in modo sintetico e preciso gli elementi che compongono i reticoli eclittico ed equatoriale usati nelle tavole. Interessante la sezione dove si sofferma  a descrivere il fenomeno della precessione degli equinozi e quello della variazione ciclica dell'obliquità dell'eclittica  dando, per questo ultimo fenomeno, l’interpretazione quantitativa offerta da diversi astronomi: da Ipparco ai suoi contemporanei del XVIII secolo.

 

 

I quattro tomi dell’atlante, con tutte le tavole, possono essere consultati al seguente indirizzo per cortesia di David Rumsey Map Collection:

https://www.davidrumsey.com/luna/servlet/view/search;JSESSIONID=86587ccb-b2b4-4f2b-b0e0-bdc6908e4c51?q=pub_list_no%3d%2211598.000%22&sort=pub_list_no_initialsort%2cpub_date%2cpub_list_no%2cseries_no&qvq=q:celestial;sort:pub_list_no_initialsort%2Cpub_date%2Cpub_list_no%2Cseries_no;lc:RUMSEY~8~1&mi=33&trs=1355

 

e alla seguente per cortesia di  Phaidra Collezioni Digitali:

https://phaidra.cab.unipd.it/detail_object/o:269302

 

 

 

Nella presente mia pagina vengono esaminati i due planisferi celesti (1777) e altre quattro mappe che presentano dei contenuti relativi all’astronomia:

 

- Planisferio Celeste Settentrionale, 1777

 

- Planisferio Celeste Meridionale, 1777

 

- Tavola Cosmografica I, Mappa dell’Universo e de’ tre più celebri Sistemi Planetari, 1779

 

- Tavola Sferica, 1777

 

- Il Mappamondo o sia Descrizione Generale del Globo, 1774

 

- Posizione Diversa degli Abitanti della Terra, 1779

 

 

 

 

Planisferio Celeste Meridionale

Tagliato sull'Equatore

 

 

 


 

Disegnato da Giovanni Marco Pitteri ed inciso su rame da Giuliano Zuliani nel 1777 occupa la parte centrale della tavola di dimensione cm 32 per 42. E’ in lingua italiana. Ai quattro angoli sono disegnati gli edifici sedi degli osservatori astronomici di Parigi, Greenwich, Cassel e Copenhagen .

 

 

Specola di Parigi

 

Specola di  Greenwich

 

 

 

Specola di  Cassel

 

 

Specola di  Copenhagen

 

 

Il planisfero è costruito in proiezione polare equatoriale stereografica ed è in visione concava.

Il reticolo principale è quello equatoriale rappresentato dal Polo, dal Cerchio Polare Antartico, da quello del Tropico del Capricorno, da quello dell’equatore ove è posta una scala graduata che misura l’A. R. al passo di un grado e numerata ogni 10, da cerchi di declinazione ogni 10° e dal coluro equinoziale provvisto di scala delle declinazioni al passo di un grado in direzione del punto omega autunnale. Dal polo si dipartono raggi di A. R. ogni 10°

 

 

Reticolo equatoriale centrato sul Cerchio Polare Antartico e

le nuove costellazioni di Keyser e Houtman  

 

 

Il reticolo eclittico è limitato alla sola porzione di pertinenza dell’eclittica accompagnata però da una fascia reticolare a nord e a sud di essa per una escursione di 7° destinata, come viene spiegato nel saggio che accompagna l’atlante, ad evidenziare la zona entro la quale si muovono i pianeti. L’arco dell’eclittica riporta una scala graduata al passo di un grado di longitudine.

 

 

 

 

Il reticolo eclittico e fascia Zodiacale

 

 

 

Le stelle sono disegnate rispettando una scala di 6 magnitudini e le più luminose riportano il nome proprio . Oltre alle costellazioni tolemaiche australi sono disegnate le costellazioni di Antinoo, Quercia di Carlo, ora non più utilizzate, Scudo (Scudo Sobieschi), Sestante, Colomba, Croce, Alicorno e le dodici segnalate da Keyser e Houtman durante i loro viaggi nei mari del sud e riportate da Bayer nella sua Uranometria del 1603. Oltre alla Via Lattea, ben delineata, sono indicate le due Nubi di Magellano: Nube Magg e Nube Min.    

 

 

Quercia di Carlo

 

 

Nube Magg e Nube Min

 

Antinoo,  Scudo (Scudo Sobieschi)

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

MARZO 2019