J. Andriveau-Goujon |
Les étoiles fixes divisées en constellations Boréales et Australes d'après le Catalogue de Sir Francis Baily, Paris 1842 |
J. Andriveau-Goujon
Les étoiles fixes divisées en constellations Boréales et Australes d'après le Catalogue de Sir Francis Baily
Explication
"L’obiettivo di questo Planisfero è quello di
rappresentare il cielo stellato con le sue principali stelle per ogni giorno
dell’anno e per qualsivoglia ora. La posizione delle stelle viene identificata
dalla Declinazione, cioè dalla distanza in gradi dall’Equatore, e
dall’Ascensione Retta, la distanza cioè dall’ Equinozio di Primavera
rappresentato dal primo grado del segno dell’Ariete. I Paralleli
all’Equatore sono così tracciati di
I
cerchi perpendicolari all’Equatore sono i Cerchi Orari o Meridiani: sulla
carta sono rappresentati da linee rette. Ogni cerchio abbraccia 15 gradi di
Ascensione Retta che equivalgono ad
una ora misurata in tempo, di conseguenza ogni grado equivale a quattro minuti.
La
curva graduata che in ogni emisfero attraversa obliquamente gli altri cerchi
è l’Eclittica cioè il percorso apparente del Sole ed indica la
declinazione di questo astro per ogni giorno dell’anno.
Supponiamo
di voler conoscere la situazione del Cielo Stellato per un giorno qualsiasi, ad
esempio il 5 di Marzo. Dopo aver trovato sul cerchio esterno dell’Emisfero
Nord la data del 5 Marzo si tira una riga dal Polo a questo punto della
circonferenza e troveremo le stelle che passano in quel momento al meridiano con
il Sole: queste sono nell’Emisfero Boreale Alfa e Beta del quadrato di Pegaso,
Gamma in Cefeo, e nell’Emisfero Australe la bella stella di Fomalhaut.
Ricordandoci che un grado di Ascensione Retta equivale a quattro minuti di tempo
e 15 gradi ad una ora, per conoscere quali siano le stelle che si trovino nello
stesso punto del Cielo un’ora prima o un’ora dopo dovremo spostarci avanti o
indietro di quindici gradi e così
di seguito computando 15 gradi per ora. Ad esempio per avere le stelle che si
presentano al meridiano a mezzanotte dovremo retrogradare di 180 gradi, cioè di
12 ore.
Per
renderci conto di come abbiamo disegnato i due Emisferi dobbiamo ricordare che
per l’Emisfero Australe abbiamo rappresentato la convessità del Cielo, come
si fa per i Globi Artificiali, e per
quello Boreale la sua concavità.
La divisione del Cielo in due Emisferi divide in due le costellazioni
che si trovano nei pressi dell’Equatore così abbiamo aggiunto una Fascia di
80° di altezza che comprende tutte le stelle che si trovano tra i 40° Nord e i
40° a Sud dell’Equatore in modo da evidenziare le Costellazioni
Zodiacali e la fascia di cielo percorsa dai Pianeti. Questa fascia è stata
estesa sino al quarantesimo grado di declinazione australe che è il limite per
l’orizzonte di Parigi".
Per facilitare ulteriormente l’uso di questo quasi astrolabio ad un osservatore di Parigi, l’autore ha avuto cura di tracciare altri
cerchi sull’Emisfero Boreale: a 48,8° circa di declinazione Nord vi è un
cerchio tratteggiato denominato Etoiles qui passent au Zénith de Paris, a 41,5° quello denominato Cercle
de perpètuelle Apparition, sempre tratteggiati abbiamo il Cerchio Polare
Artico e quello del Tropico del Cancro. Molto ben evidenziati sono sia il Polo
Artico che quello Eclittico. Simmetricamente abbiamo nel Planisfero Australe i corrispondenti
cerchi: Astres qui passent au Nadir
de Paris, Astres qui ne paraissent point sur l’Horizon, i
Poli, il Cerchio Polare Antartico e quello del Tropico del Capricorno.
Le
stelle sono rappresentate e suddivise sino alla sesta
grandezza secondo la posizione data dal catalogo di Francis Baily.
di
Felice Stoppa