Elert Johann Bode |
Von
dem neuen zwischen Mars und Jupiter entdeckten achten Hauptplaneten des |
Elert
Johann Bode
Von
dem neuen zwischen Mars und Jupiter entdeckten achten Hauptplaneten des
Il
testo dell’astronomo tedesco, dedicato all’esame del sistema solare allora
conosciuto alla luce della scoperta operata da Piazzi il primo gennaio 1801 di
un pianeta nuovo, Cerere Ferdinandea, collocabile tra le orbite di Marte e
Giove, è completato da una bella incisione (17 per
Nella
figura 1, posta sul margine sinistro della tavola, è raffigurato uno schema del
sistema solare in scala a partire
dal Sole centrale fino all’orbita esterna di Urano, scoperto da Herschel
soltanto venti anni prima. Ceres è disegnato due volte tra le orbite di Marte e
Giove evidenziando la sua posizione relativa al 1 gennaio 1801, data della
scoperta effettuata all'Osservatorio di Palermo, e il primo gennaio 1802. Le due
date corrispondono ad un intervallo di un anno terrestre preciso in modo tale
che, venendo annullata la possibile componente del moto della Terra, lo
spostamento sulla volta celeste di Cerere possa essere considerato reale così
come la frazione di orbita percorsa dallo stesso.
Con
il suo interesse per il nuovo corpo celeste Bode intendeva confermare una legge
che lo vedeva come coautore, la legge di Titius-Bode, tesa a determinare i
valori dei semiassi maggiori delle orbite planetarie secondo una precisa
progressione aritmetica, già
verificata fino a comprendere l’orbita di Urano e che prevedeva
anche un altro possibile pianeta proprio per la distanza che il Cerere di
Piazzi sembrava assumere tra Marte e Giove.
Nella
figura 2, che occupa la porzione superiore a destra della tavola, è
rappresentata una frazione della volta celeste in proiezione polare equatoriale
concava tra la costellazione dell’Ariete e quella del Toro (sono parzialmente
disegnati anche i personaggi mitologici secondo lo stile utilizzato per il Vorstellung
der gestirne)
tra i 42° e i 62° di Ascensione Retta e i +10° e i +27°di Declinazione. Il
reticolo di riferimento, calcolato per il 1801-1802 riporta linee di Dec e A. R.
ogni 5°. La linea dell’Eclittica, che attraversa tutta la mappa, è alternata
da tacche in bianco e nero di un
grado di ampiezza. Con una curva a forma di esse rovesciata
vi è disegnato il movimento di Cerere dal primo luglio 1800 al 25 marzo
1801. Sulla curva sono datate 18 posizioni, tra il 1 gennaio 1801 e l’11
febbraio 1801 sono quelle effettivamente osservate da Piazzi e sono collegate da
una curva continua. La curva che collega gli altri punti è invece tratteggiata.
Tra le stelle, suddivise in magnitudini e parzialmente denominate con lettere
greche e latine secondo il metodo di Bayer, soltanto per Aldebaran e per il
gruppo delle Plejades viene riportato il nome proprio. Sul reticolo in
proiezione equatoriale ne è sovrapposto un altro in proiezione polare eclittica
di 10° di ampiezza.
Nella
figura
Nella
parte in alto della figura 3 troviamo una ulteriore traiettoria di un altro
corpo molto veloce, 10° di declinazione in un mese, che taglia il percorso di
Cerere: sei posizioni unite da una linea tratteggiata tra il 28 marzo ed il 26
aprile. Si tratta di Pallas, scoperto da Olbers il 28 marzo 1802.
La tavola è firmata I. Serrurier Sculpt 1802.
APPENDICE SU PALLADE
Per cortesia di
e-rara
consulta
l'intera opera di Bode
e quella di Piazzi
Per cortesia di
Wikipedia
leggi le voci
di
FELICE STOPPA