Frederic de Wit |
Planisphaerium coeleste, Amstelodami apud Fredericum de Wit, Amsterdam 1670-1680 circa |
Frederic de Wit
Planisphaerium coeleste, Amstelodami apud Fredericum de Wit, Amsterdam 1670-1680 circa
La tavola presentata in questa pagina, cm 78 per 51, prodotta
ed incisa da Frederic de Witt, era destinata a corredare un grande atlante geografico mondiale sul tipo
di quello di Allard, Atlas major o di Sanson, Atlas
nouveau, pubblicati con grande fortuna commerciale all’inizio del
settecento ad Amsterdam.
F. de Witt si ispira a planisferi celesti creati in precedenza ed in particolare a quello di Joan Blaeu del 1648 e le stelle vi sono posizionate per un periodo intorno al 1630- 1640 come si evince considerando la A. R. di η Virginis che risulta essere intorno ai 179,8°- 179,9°: http://www.atlascoelestis.com/Blaeu%201648%20Pagina%20base.htm.
η Virginis in de Witt (immagine ribaltata sull'asse verticale per rendere la visione concava)
η Virginis in de Witt (visione convessa)
η Virginis in Joan Blaeu
Nella
tavola di de Witt
sono rappresentati i due emisferi celesti, ognuno con il diametro di
Aestus Maris per Motum Lunae, R. Des Cartes. Lib 4 art 49, destinato a far comprendere la teoria della maree.
Aestus Maris per Motum Lunae, R. Des Cartes. Lib 4 art 49
Hypothesis Ptolemaica, con la presentazione della concezione cosmologica Aristotelica-tolemaica.
Hypothesis Ptolemaica
Hypothesis Tychonica, relativa alla concezione cosmologica mista di Tycho Brahe.
Hypothesis Tychonica
Illuminatio Lunae per Solem, P. Gassendi Institutio Astronomica lib:2, cap:16, sulla teoria delle fasi lunari secondo Gassendi.
Illuminatio Lunae per Solem, P. Gassendi Institutio Astronomica lib:2, cap:16
Hypothesis Copernicana, relativa al sistema cosmogonico di Copernico con in evidenza il sistema Luna-Terra in orbita intorno al Sole.
Hypothesis Copernicana
Motus Terrae Annui Circa Solem, P. Lansbergii Schema, destinato a far comprendere il ciclo delle stagioni.
Motus Terrae Annui Circa Solem, P. Lansbergii Schema
Al
piede destro della tavola è posta la tavola delle
Magnitudines stellarum, con sei diversi segni che differenziano le
magnitudini delle stelle e la firma dell’autore: Amstelodami
apud Fredericum de Wit.
I
due emisferi, costruiti in proiezione polare eclittica stereografica ed in
visione convessa, occupano la parte centrale della tavola e sono tra loro
tangenti nel punto relativo al solstizio invernale.
Il
reticolo di riferimento principale è quello eclittico, composto dai relativi
poli, dall’eclittica che fa da perimetro agli emisferi e da linee di
longitudine tracciate ogni 30°. L’eclittica è dotata di una scala graduata
al passo di un grado di longitudine e numerata di dieci in dieci da 0° a 30°
per ogni spicchio determinato dai raggi di longitudine.
La
latitudine delle stelle è calcolabile invece tramite una scala al passo di un
grado posta sulla linea del coluro dei solstizi.
Il
reticolo equatoriale è composto dai relativi poli, dai circoli polari e da
quelli dei tropici, dalla proiezione dell’equatore e dei coluri.
Oltre alle
costellazioni tolemaiche l’autore disegna, con i relativi personaggi
mitologici, Coma Berenices, Antinous, El
Cruzero, Colomba Noe e tutte le
costellazioni di Keiser & Houtman ad esclusione del Triangulum Australe.
Coma Berenices, Antinous
El Cruzero, Colomba Noe
La zona intorno al Polus Antarcticus con le costellazioni di Keiser & Houtman ad esclusione del Triangulum Australe
http://www.atlascoelestis.com/baj%2051.htm
http://www.atlascoelestis.com/Knobel.htm
TAVOLA
EMISFERO BOREALE
EMISFERO AUSTRALE
ALTRA COPIA COLORATA A MANO
http://www.atlascoelestis.com/De%20wit%201700%20colori.htm
Un altro esemplare della tavola è esaminabile alla seguente pagina di
https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b530937980
F.
de Wit è anche l’autore di due altri emisferi celesti inseriti alla base di
una grande carta murale della Terra prodotta nel 1660 e che di seguito
ripropongo da
una nuova edizione di Giuseppe Longhi e incisa da Carlo Scotti: Nova
Totius Terrarum Orbis Tabula, Bologna 1675-1680.
La carta murale, cm 187,5 per 124,5, è formata dall’unione di dodici fogli indipendenti.
TAVOLA
EMISFERI
CELESTI
Un'altra copia quasi identica databile 1670, cm 138 per 190:
da
https://www.yumpu.com/it/document/read/23758547/mappe-e-carte-antiche
Ancora consultabile in
https://www.yumpu.com/it/document/read/23758547/mappe-e-carte-antiche
Troviamo un'altra grande carta (cm 168 per 104 suddivisa in 18 fogli), Hemisphaerium septentrionale et meridionale cum circ. coelestibus, riproducente i due emisferi terresti centrati sui rispettivi poli nella quale appaiono due planisferi celesti identici a quelli proposti da Frederic De Wit. La carta, sebbene sia incorniciata allo stesso modo di Nova Totius Terrarum Orbis Tabula, non riporta alcuna firma pertanto non è possibile conferire con sicurezza la sua realizzazione al nostro autore.
Hemisphaerium septentrionale et meridionale cum circ. coelestibus
http://www.atlascoelestis.com/dewitignoto.htm
Altri due emisferi celesti quasi identici sono inseriti nella tavola del nostro autore che illustra il globo terrestre dell'atlante di Hendrik Doncker pubblicato ad Amsterdam nel 1666 (in folio cm 50 per 32):
di FELICE STOPPA
NOVEMBRE 2016