Alexandre Delamarche |
Globe Céleste Approuvé par l'Université / par A. Delamarche , Paris 1875 |
Alexandre Delamarche
Globe Céleste Approuvé par l'Université / par A. Delamarche
La
tavola proposta in questa pagina (formato 63 cm x 47) è di proprietà della Bibliothèque
Nationale de France, dèpartement Cartes et Plans, GE C-8755
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b53093734q
Le
due calotte polari ed i dodici fusi che vi sono riportati riproducono complessivamente
tutta la volta celeste; i fusi, suddivisi in due gruppi, sono tangenti tra loro
lungo il cerchio dell’ equatore, sono ampi ognuno 30 ° in Ascensione retta e
sviluppano una circonferenza di 76 centimetri , pertanto potrebbero
essere utilizzati, insieme alle due calotte polari, per creare un globo celeste
di circa 25 centimetri di diametro.
Appena sotto la rappresentazione della costellazione de L’Ydre troviamo un cartiglio con il titolo dell’opera, Globe Céleste Approuvé par l’Université. Par A. Delamarche, Paris. 25 Rue Serpente, che fa riferimento al marchio di fabbrica che attesta la paternità dell’opera: si tratta del laboratorio parigino Delamarche fondato nella seconda metà del settecento dal cartografo Charles-Francois Delamarche (1740-1817) e condotto, nell’ottocento, dai suoi eredi Felix e poi Alexandre (1815-1884); in questa seconda fase la direzione scientifica del laboratorio fu curata dal cartografo Charles Dien (1809-1870), autore tra l’altro di un fortunato atlante celeste che possiamo consultare, nella sua seconda edizione ampliata da Flammarion, nella seguente pagina:
http://www.atlascoelestis.com/20.htm
L’autore
produce il globo celeste utilizzando una proiezione polare equatoriale in
visione convessa.
Sul cerchio dell’equatore è riportata una scala graduata al passo di un grado di ascensione retta, i gradi sono numerati di 10 in 10 da 0 a 360° partendo dall’equinozio primaverile, punto di incontro tra l’equatore e l’eclittica, ed in progressione seguendo il percorso del Sole sull'eclittica verso il solstizio estivo e oltre. Anche l’eclittica è corredata da una analoga scala numerata che permette di calcolare con la stessa precisione la longitudine degli astri. Del reticolo eclittico viene indicata anche la proiezione del relativo polo con la definizione Pole de l'Ecliptique. Inoltre, disegnati ma senza alcuna indicazione, appaiono, paralleli all'eclittica, due circoli di latitudine che delimitano la zona dove possono essere osservati i pianeti.
Equatore in Orion
Ecliptique in Le Capricorne e Le Verseau
Il
reticolo equatoriale comprende anche la proiezione dei due poli, dei circoli
polari, dei due tropici, dei due coluri e dei circoli di A. R.
posti ad ogni 10°.
Inoltre,
definito con la frase Cercle que le
Pole du Monde dècrit en 25.870 ans, è disegnato, in entrambi gli emisferi,
l’intero percorso delle proiezioni dell’asse terrestre, i due poli, causato
dal fenomeno della precessione degli equinozi.
Cercle que le Pole du Monde dècrit en 25.870 ans e Pole de l'Ecliptique
Le stelle sono disegnate e distinte in sei ordini di grandezze e posizionate sulla carta per il primo gennaio del 1750 come ci informa la scala delle Grandeurs des Etoiles posta tra le anse del fiume Eridano.
Grandeurs des Etoiles
La zona celeste occupata da ogni singola costellazione è confinata entro delle linee tratteggiate come possiamo ad esempio verificare osservando la costellazione oggi non più utilizzata Antinous che, sebbene nominata indipendentemente, condivide con l'Aigle la zona di pertinenza.
Antinous
TAVOLA e PARTICOLARI
ALCUNI
GLOBI CELESTI E TERRESTRI
firmati
DELAMARCHE
La Bibliothèque National de France possiede una seconda tavola celeste del laboratorio Delamarche prodotta nel 1842:
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8490332j
http://www.atlascoelestis.com/Delamarche%201842.htm
di FELICE STOPPA
SETTEMBRE 2016