Alexandre Ruelle |
Nouvelle Uranographie ou Methode très facile pour apprendre a connoître les Constellations par les configurations des principales Etoiles entre-elles, Paris 1786, Accompagnée de la description et de l’usage de cette nouvelle Uranographie, Paris 1787 |
Alexandre Ruelle
Nouvelle Uranographie ou Methode très facile pour apprendre a connoître les Constellations par les configurations des principales Etoiles entre-elles, Paris 1786, Accompagnée de la description et de l’usage de cette nouvelle Uranographie, Paris 1787
Come
indicato dal titolo la caratteristica principale della tavola di Alexandre
Ruelle è quella di rappresentare le costellazioni, prive del disegno del
personaggio mitologico, attraverso le configurazioni possibili che le stelle
principali possono offrire alla vista. A tale scopo, pur mantenendo il proprio
nome tradizionale o quello di nuova ideazione per le più recenti, le
costellazioni si presentano e si distinguono come la somma di figure geometriche
composte dai tratteggi che uniscono tra loro le stelle principali.
Tale scelta di Ruelle, astronomo aggiunto all’Osservatorio Reale di Parigi quale Ėlève de M de Cassini, Directeur, rappresenta una novità per la cartografia celeste , novità sicuramente motivata dall’esigenza di rendere più leggibili quelle carte riassuntive del cielo che andava a riempirsi sempre di più di un continuo crescente di stelle scoperte e catalogate nelle nuove e numerose rassegne celesti .
La zona di Orione e quella polare boreale
La
nostra tavola, incisa e stampata per la prima volta nel
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/cb32772439x/date
J. M. Querard nella sua La France litteraire, ou dictionnaire bibliographique des savants ,Paris 1839, ci informa che la tavola era accompagnata da un piccolo libretto di istruzioni di otto pagine ristampate, tavola e libretto, ancora nel 1800 con il vecchio titolo.
La tavola, costruita in proiezione polare equatoriale ed in visione concava, si compone di tre parti: I due emisferi, boreale ed australe, e una fascia in proiezione cilindrica che rappresenta il cielo stellato incentrato sull’ Equateur per tutte le 24 ore di Ascensione Retta e per una escursione di 35° di Déclinaison Australe e Boréale. La linea equatoriale è in questa fascia provvista di una scala graduata al passo di un grado di A. R., gradi numerati in progressione ogni 5 da 0° a 360°. Oltre alle stelle, suddivise in quattro ordini di grandezza e denominate da lettere greche e latine secondo il metodo di Bayer, sono definite le traiettorie dei pianeti esterni all’orbita terrestre e allora conosciuti. Le orbite parziali previste vanno dal 1787 al 1792: i primi tre pianeti sono identificati dal proprio nome o dal proprio segno astrologico, Urano dal nome del suo scopritore Erschel, (Scoperto soltanto pochi anni prima il 13 marzo 1781).
Traiettoria di Saturno
Traiettoria di Giove, Marte e Herschel (Urano)
Nei due emisferi, che si sviluppano dai rispettivi poli all’equatore, sovrapposti ai reticoli polari equatoriali e concentrici ai due poli, sono tracciati due cerchi: Quello posto nell’emisfero boreale con la definizione Zenith de Paris indica giorno per giorno (leggibile sulla scala perimetrale della mappa) la proiezione celeste del relativo Zenit. Quello posto nell’emisfero australe, Horison de Paris, indica il limite delle stelle osservabili a Parigi in direzione sud. Anche in questo caso la data del giorno che interessa è leggibile sulla scala posta sul perimetro della mappa.
Zenith de Paris
Horison de Paris
Curiosamente
il reticolo eclittico è completamente assente mancando addirittura la
proiezione della stessa Eclittica.
Le
costellazioni contemplate sono quelle classiche di origine tolemaica, integrate
da quasi tutte quelle ideate successivamente e trattate nelle carte del periodo.
I nomi delle costellazioni sono in lingua francese.
Il
formato della tavola è di
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b53062000r/f1.zoom
TAVOLA
EMISFERO AUSTRALE
EMISFERO BOREALE
FASCIA EQUATORIALE
Jacob von der Heyden, Lazarus ab Heyden
Globus Coelestis Concavus, recens inventus, et exquisita cura elaboratus ad usus Astrophilorum accomodatissim.. per Iac.ab Heiden, Argentinae 1625
http://www.atlascoelestis.com/Jac.ab%20Heiden%201625.htm
di FELICE STOPPA
NOVEMBRE 2016