Anonimo del IX secolo (Hartmann Schedel, 1488) |
In Nomine di Omnipotentis…, manoscritto ricopiato nel 1488 a Salisburgo o Norimberga
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Anonimo del IX secolo
(Hartmann Schedel, 1488)
In Nomine di Omnipotentis…, manoscritto ricopiato nel 1488 a Salisburgo o Norimberga
Il presente manoscritto, 163 fogli di 31,5 X 24 cm, è quasi sicuramente una copia collezionata o realizzata nel medioevo da Hartmann Schedel di un testo originale risalente all’inizio del IX secolo.
La copia (Cod. Lat. 210) è conservata a Monaco presso la Bayerische Staatsbibliothek:
https://portail.biblissima.fr/ark:/43093/mdata20685b478dd116b98a3253547cad37ddbfaf09ca
Ecco come viene descritto nella pagina di
https://www.loc.gov/resource/gdcwdl.wdl_13461/?st=gallery
che lo elenca tra i manoscritti europei:
Title
Collection of Texts on Mathematical Astronomy and the Natural Sciences.
Summary
This manuscript is a collection of texts on mathematical astronomy and the natural sciences dating from early in the ninth century. The illuminations are mainly of astronomical content and are based on models from late antiquity. They include the occupations of the 12 months, the earliest surviving medieval illuminations of this type (folio 91 verso); an astronomical map (folio 113 verso); the constellations (folios 115 verso-121 recto); and the 12 winds (folio 139 recto). The manuscript was copied in Salzburg, apparently from a northern French exemplar, and was presumably in the possession of the Benedictine monastery of Saint Emmeram in Ratisbon (present-day Regensburg), Bavaria, during medieval times.
Il contributo di Hartmann Schedel alla realizzazione della copia o alla sua conservazione è documentato dalla pagina di apertura del libro realizzata per conto della Biblioteca Bavarese nel 1618:
Liber Doctoris Hartmanni Schedel De Nuremberga
Vedi in
http://www.manuscripta-mediaevalia.de/?xdbdtdn!%22obj%2031724470%22&dmode=doc#|4
Scheda su Hartmann Schedel
https://it.wikipedia.org/wiki/Hartmann_Schedel
https://tile.loc.gov/storage-services/service/gdc/gdcwdl/wd/l_/13/46/1/wdl_13461/wdl_13461.pdf
Le tavole miniate
Il codice miniato contiene tra gli altri anche due testi dedicati alle costellazioni e alle relative stelle:
Excerptum de astrologia Arati, che elenca le costellazioni e De ordine ac positione stellarum in signis che riporta il disegno della costellazione e ne elenca le stelle.
I due testi vengono analizzati, contestualizzati e tradotti da Anna Santoni nel suo ultimo libro Le costellazioni e i loro miti al tempo di Carlo Magno. Il contributo della tradizione aratea alla conoscenza del cielo in età carolingia, Edizioni ETS, Pisa Dicembre 2023.
Dalla quarta di copertina:
“Quando si recita la preghiera più importante per i cristiani, si dice “Padre nostro che sei nei cieli”, ma se il cristiano alza gli occhi al cielo notturno, ancora oggi lo trova occupato in gran parte dalle costellazioni pagane: le Orse, il Serpente, Ercole, la Corona, la Lira, etc., una quarantina di figure, ognuna delle quali ha la sua origine nelle vicende degli dèi antichi, Zeus, Posidone, Ermes, Apollo, Dioniso, Atena, Afrodite. Esse disegnano un cielo che risale almeno a Eudosso di Cnido (IV sec. a.C.) ed è il cielo degli astronomi classici, incluso Tolomeo. La trasmissione di questa mappa celeste, però, non è stata un processo continuo e lineare. Nell’occidente cristiano, l’età carolingia (IX-X sec.) rappresenta un momento critico da questo punto di vista: nel rifiorire degli studi, la conoscenza delle costellazioni classiche, che era rimasta ai margini nell’astronomia degli ultimi secoli, viene ripresa e diffusa, superando anche l’ostilità cristiana per la mitologia celeste pagana. Il racconto ci porta nei monasteri del regno dei Franchi, dove il poema Fenomeni di Arato di Soli, con i suoi commenti e le sue traduzioni latine, offre informazioni sistematiche che vengono recuperate e diffuse: la descrizione delle figure, la loro posizione una rispetto all’altra, il catalogo delle stelle, e perfino i miti, che conservano in cielo il ricordo del potere degli antichi dèi.”
Anna
Santoni è stata allieva e poi ricercatrice di Storia greca presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.
Con la Casa
editrice ETS ha pubblicato: Palefato. Storie incredibili 2000; La storia
senza miti di Agatarchide di Cnido 2001; Eratostene, Epitome dei Catasterismi 2009; Cielo
d’inverno 2011; Passioni divine 2017.
https://www.edizioniets.com/scheda.asp?n=9788846759870&from=homepage
Il De ordine ac positione stellarum in signis appare già nelle miniature sopra riportate. Lo ripropongo di seguito insieme al Excerptum de astrologia Arati che nel codice miniato lo precede.
Excerptum de astrologia Arati, f.113v-115v
De ordine ac positione stellarum in signis,f.115v-121v
di FELICE STOPPA
FEBBRAIO 2023
Aggiornato MAGGIO 2024