John Seller |
Atlas Coelestis containing the Systems and Theoryes of the Planets the constellations of the starrs, London, 1700 |
John Seller
1630-1697
Atlas
Coelestis containing the Systems and Theoryes of the Planets the constellations
of the starrs. And other Phaenomina’s of the Heavens Sold by Jer: Seller &
Cha: Price at ye Atlas & Heercules in Cheapside,
L’Atlas Coelestis di Seller del 1700 è la seconda edizione aggiornata dell’Atlas Caelestis pubblicato dallo stesso autore a Londra venti anni prima. Si compone di tre capitoli dove vengono presentati in rassegna, a scopo divulgativo, le conoscenze astronomiche dell’epoca. Nel primo breve capitolo (Pag. 1) sono esaminate le teorie del sistema tolemaico, di quello copernicano e quello misto di Tycho Brahe. Nel secondo capitolo (Pag. 10) vengono sviluppati i temi relativi al Sole, alla Luna e ai pianeti già brevemente compendiati nel primo capitolo.
Nel terzo capitolo (Pag. 22), dopo essersi soffermato lungamente sul tema delle comete e su quelle apparse tra il 1600 ed il 1679, l’autore affronta il tema delle stelle fisse, prima in termini generali: Their Substance, Their Light, Colour, and Scintillation, Their Number, their Figure, Their Magnitude, Their Place and Distance from the Heart, or rather the Sun, per poi (Pag. 42) passare alla descrizione, anche storica, dei due emisferi celesti preceduta dall’elenco delle definizioni più importanti di astronomia sferica. La parte successiva del capitolo (Pag. 48), molto estesa e confusa, è un commento alla descrizione e all’uso delle più svariate tabelle di dati astronomici ma anche di influenze astrologiche.
Ogni
argomento è corredato da specifiche tavole iconografiche; quella del Sole è
identica a quella proposta da Kircher nel 1635, quelle della Luna riprendono le
mappe di Hevelius. Quelle relative alle costellazioni, 33 tavole, costituiscono
un vero piccolo atlante celeste sicuramente sovradimensionato ai contenuti
teorici e descrittivi proposti nel testo. Le prime due
di queste mappe sono di formato diverso e si riferiscono rispettivamente
alle costellazioni intorno al polo boreale A
Mapp of the Constellations about ye North Pole di quasi dieci centimetri di
diametro e A Mapp of ye two Hemispheres
of ye Heavens dove i singoli emisferi misurano
Tra le tavole risaltano anche due ritratti, quello di Ticho Brahe e quello di Cartesio del quale viene esposta la teoria cosmologica dei vortici, non viene fatto cenno però al lavoro di Newton che nel 1687 aveva pubblicato i Philosophiae Naturalis Principia Mathematica.
Le
31 tavole in doppia pagina dell’atlante celeste riportano
per il 1680 le stelle visibili ad occhio nudo differenziate con simboli relativi
a sei magnitudini, la scala è
rintracciabile nella mappa della costellazione
dell’Ara. Le stelle non sono numerate e vengono denominate con nome proprio
solo quelle più luminose, la lingua utilizzata, anche per le costellazioni, è
il latino. La proiezione è quella polare eclittica stereografica, la visione
del cielo è concava. Le tavole misurano
Robur Carolinum
Nella sua ampia carriera di produttore e commerciante di carte e strumenti geografici Seller si era già occupato di cartografia celeste producendo le seguenti opere:
A
Mapp of the two Hemispheres of the Heavens,
A Mapp of the two Hemispheres of the Heavens
A
coelestial Planisphere, tavola del 1675 di
A coelestial Planisphere
Zodiacus stellatus cuius limiti bus planetarum omnium visibiles viae comprehenduntur, 1679, una tavola dedicata alle costellazioni zodiacali riportate in sequenza delle dimensioni di cm 57,2 per 44,5.
Zodiacus stellatus, 1679
Planisphaerium
Coeleste, contained
in two Hemispheres of the Heaven projected and amended by the great pains and
accurate observations of Mr. Edmund Halley…,1679, comprendente due tavole
dedicate rispettivamente al cielo boreale,
The
Right Ascensions and Declinations of the Principal Fixed Starrs in both
Hemisphears to ye year 1678,
http://www.atlascoelestis.com/seller%20halley%201679.htm
BIOGRAFIA E PUBBLICAZIONI
CHAP. II.
TESTI E TAVOLE
di FELICE STOPPA