Edward Sherburne

Northern and Southern Planispheres, London 1675 

 

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I due planisferi che presento appartengono all’appendice di contenuto astronomico allegata alla traduzione dell’opera poetica De Sphera di Marco Manilio operata nel 1675 dal poeta inglese Edward Sherburne e pubblicata a Londra da Nathanael Brooke con il titolo The Sphere of Marcus Manilius: Made an English Poem: with Annotations and an Astronomical Appendix.

L’appendice astronomica aveva lo scopo di aggiornare il lettore sulle ultime scoperte astronomiche. Oltre alla tavola con i planisferi contiene una aggiornata mappa della Luna, alcune tavole che rappresentano i diversi schemi cosmologici e una  estesa raccolta biografica della vita e della produzione scientifica dei massimi  astronomi storici e dell’epoca.

La mappa, 43 x 29 cm , descrive su una volta concava i due emisferi celesti in proiezione stereografica incentrata sui poli equatoriali terrestri. Lo stile con il quale vengono rappresentati i personaggi mitologici si ispira ad uno dei grandi globi celesti di Blaeu.

 

La posizione delle stelle, suddivise in sei classi di grandezze, è calcolata per il 1675 circa. E’ possibile verificare questo dato confrontando le posizioni rispetto all'Eclittica di Alfa Leonis e di Delta Cancrii come appaiono nella mappa  con le identiche posizioni che risultano in una mappa costruita con il programma Perseus per la primavera del 1675.

 

 

 

L’autore rappresenta 66 costellazioni, le 48 tolemaiche  e le seguenti di successiva formazione Caput Medusae, Phaenix, Columba Noe, Hydrus, Grus, Indus, Toucan, Pavo, Antinous, Coma Berenices, Dorado, Cameleon, Musca, Piscis Volans, El Cruziero, Apous, Triangulum Australe e la nuovissima Cor Caroli Regis Martyris. 

Poche stelle sono accompagnate dal loro nome: Dubbe nell’Orsa Maggiore, Castor e Pollux nei Gemelli, Procyon nel Cane Minore, Aldebaran e le Pleiadi nel Toro, la Capra in Auriga Erichtonius, Spica Virginis. Un cerchietto indica l’ammasso del Presepe al centro del Cancer. In entrambi gli emisferi è ben evidenziato il confine della Via Lactea.

Agli angoli dei due planisferi sono posti otto disegni che rappresentano, visti al telescopio, il Sole, la Luna e i cinque pianeti allora conosciuti. 

 

 

www.atlascoelestis.com

di

FELICE STOPPA