Joel Dorman Steele

New descriptive Astronomy, New York 1869-1884

 

 

Joel Dorman Steele

 

New descriptive Astronomy, New York 1869-1884  

 

La tavola celeste del planisfero boreale disegnato da Harriett N. Marschall ( cm 32,5 x 34,5) illustra il volume divulgativo di Steele edito più volte da A. S. Barnes & Company di New York and Chicago. La stessa tavola, stilisticamente più semplificata, sarà contenuta anche nelle edizioni successive dello stesso volume, pubblicato senza significativi aggiornamenti ma con il titolo di Popular Astronomy per i tipi di American Book Company, New York-Cincinnati-Chicago.

La tavola è in proiezione polare equidistante, visione concava, e rappresenta il cielo boreale dal punto della proiezione del polo equatoriale, posto al centro , fino alla declinazione meridionale di 30°, praticamente tutto il cielo visibile in un anno da un luogo di latitudine terrestre non inferiore ai 60°. Il reticolo di riferimento è quello equatoriale e presenta linee numerate di ascensione retta ogni 15° e cerchi numerati di declinazione ogni 10°, sono denominati i due coluri e il cerchio dell’equatore (equinoctial). Del reticolo eclittico è delineata la sola eclittica.

Nel cielo della tavola di Steele, che non ha comunque diretto riscontro con il testo contenuto nel capitolo che lo descrive,  sono disegnate diverse costellazioni ora non più riconosciute: Honores Frederici, introdotta nel 1787 da Boode tra Cassiopea, Andromeda e Pegaso, lo Sceptrum Brandeburgicum che Godfried Kirch aveva posto nel 1688 tra le anse del Fiume Eridano, Caput Medusae, il Taurus Poniatowski posto nel 1777 da M. Poczobut nella zona di Ophiuchus, l’Antinous dell’imperatore romano Adriano (132 D. C. ), l’Apes o Musca Borealis che Petrus Plancius disegnò nel 1613 presso l’Ariete, e la Noctua di Jameson del 1822,  variante del Turdus Solitarius di Le Monnier posto nel 1786 sopra la coda dell’Hydra. Curiosamente manca invece la costellazione tolemaica del Cavallino, Equuleus come se Steele seguisse la tradizione delle costellazioni tramandateci prima di Tolomeo da Eratostene. 

Le stelle sono rappresentate con simboli che le distinguono in cinque classi di magnitudine la cui scala è posta nell’angolo in basso a sinistra della mappa. La tavola è muta, priva di nomi di stelle e di costellazioni ed è attraversata dall’arco punteggiato della Via Lattea. 

 

  

 Apes o Musca Borealis, Caput Medusae  e  Sceptrum Brandeburgicum

 

  

Honores Frederici  Noctua

 

Antinous  e Taurus Poniatowski 

 

 

TITOLI E PRIMA PAGINA DELLE DUE EDIZIONI

 

 

New descriptive Astronomy, A. S. Barnes & Company di New York and Chicago

 

 

 

Popular Astronomy, American Book Company, New York-Cincinnati-Chicago

 

 

LA TAVOLA

 

 

 

 

PARTICOLARI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

FEBBRAIO 2015