Adolf Stieler |
Adolf Stieler's
Hand Atlas über alle theile der erde und über das Weltgebäude,
|
Adolf Stieler
Adolf Stieler's
Hand Atlas über alle theile der erde und über das Weltgebäude,
L'Atlante
Stieler (in tedesco: Stielers
Handatlas) è stato uno dei più celebri atlanti
geografici universali tra la fine del XIX e
la prima metà del XX
secolo. Edito dalla casa editrice Justus Perthes di Gotha,
fu pubblicato in dieci edizioni dal 1817 al 1944;
deve il suo nome al cartografo tedesco Adolf
Stieler (1775-1836), che ne curò la prima edizione.
Le
successive edizioni sono considerate dei capolavori di grande valore scientifico
grazie alla qualità della stampa e alla finezza delle incisioni su
rame, che si contraddistinguono per la loro accuratezza ed eleganza.
La
prima edizione dell'atlante, a cura di Stieler e Christian Gottlieb Reichard
(1758-1837), fu intitolata "Hand-Atlas über alle Theile der Erde und über
das Weltgebäude" ("Atlante di tutte le parti della Terra e del
Mondo") e distribuita - al pari di molte pubblicazioni ottocentesche - in
fascicoli mensili tra il 1817 e
il 1823 per
un totale di 50 tavole. In seguito alla morte di Stieler nel 1836,
l'opera fu proseguita e ampliata da Friedrich von Stülpnagel (1786-1865), che
curò la seconda (1845-47) e terza (1852-54) edizione, entrambe consistenti di
83 tavole. Una quarta edizione fu pubblicata nel 1862-64 e una quinta nel
1866-68 (ciascuna suddivisa in 84 tavole).
Tuttavia
fu soltanto con la sesta edizione (1871-75, 90 tavole), curata da August
Petermann (1822-78), Hermann Berghaus (1828-1890) e Carl Vogel (1828-1897), che
l'opera raggiunse l'alto livello scientifico e l'insuperato rilievo per il quale
l'Atlante Stieler è diventato celebre. L'Atlante Stieler doveva la sua fama
all'enorme mole di lavoro che si nascondeva dietro ogni minimo dettaglio: la
bozza di una singola tavola richiedeva un anno e mezzo di lavoro, mentre
l'incisione su rame ulteriori due, di fronte a una tiratura massima che comunque
non avrebbe potuto superare i 2.000 esemplari (limite dovuto alla deformazione
del rame sotto pressatura). Dato che i fogli dovevano essere inumiditi prima
della stampa non era possibile effettuare una stampa a colori, per cui le tavole
venivano colorate a mano mediante l'impiego di centinaia di coloratori.
Una
settima edizione fu licenziata tra il 1879 e il 1882, mentre un'ottava (pure
questa di 95 tavole in 32 fascicoli e curata da Berghaus, Vogel e Hermann
Habenicht (1844-1917)) fu data alle stampe nel triennio 1888-91. Nonostante
l'industria fosse già passata da tempo alla litografia,
alcune tavole dell'Atlante Stieler venivano riprodotte con la tecnica della
pressatura e colorate a mano fino agli anni 1890.
Con
la nona edizione (1901-05), curata da Habenicht, l'opera raggiunse la soglia
delle cento tavole (il doppio rispetto alla prima edizione) e fu per la prima
volta integralmente stampata con la tecnica litografica, motivo per il quale è
considerata la più pregevole dal punto di vista tipografico. Tale innovazione
servì a dimezzare il prezzo dell'atlante, contribuendo alla sua diffusione
presso un vasto pubblico.
L'edizione
del centenario (1920-25, 108 tavole) fu curata da Hermann
Haack (1872-1966) e dotata di un indice
analitico di 320.000 voci, che lo rese il più approfondito atlante
mondiale dei tempi moderni. La nona e la decima edizione apparvero pure in
lingua inglese col nome di Stieler's Atlas of Modern Geography; simili
edizioni furono pubblicate anche in francese, italiano e spagnolo.
Tra
il 1934 ed
il 1940 fu
preparata un'edizione internazionale, che rimase tuttavia incompiuta a causa
degli eventi bellici. Delle 114 tavole previste ne vennero ultimate comunque 84,
incise su 432 lastre di rame che sono pervenute fino ai nostri giorni.
(
voce da Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Atlante_Stieler )
Edizioni
dal 1817 al 1945
http://www.atlassen.info/atlassen/perthes/stiha.html
Edizione
del 1891
http://www.maproom.org/00/09/index.php
http://www.maproom.org/00/09/present.php?m=0001
http://www.maproom.org/00/09/present.php?m=0002
http://www.maproom.org/00/09/present.php?m=0003
Dalle
edizioni del 1881 e del 1886 riporto di seguito le quatto tavole introduttive
che si riferiscono alle proiezioni del cielo stellato per l’emisfero boreale e
quello australe, il Sistema solare e la Luna.
Riporto inoltre i due emisferi celesti dell’edizione del 1859 che ha il pregio di presentare, nell’emisfero boreale a pochi gradi di distanza da Arctur, il disegno di una cometa che si estende per buona parte delle dimensioni in declinazione di Bootes, si tratta di C/1858 L1, la grande cometa del 1858 studiata a Firenze da G. B. Donati.
Dell’edizione del 1909, con molte variazioni nella riproduzione delle immagini delle costellazioni, sono invece i due successivi planisferi celesti.
Le due carte celesti furono inoltre riproposte, quasi senza alcuna differenza rispetto alle edizioni precedenti, se non nella traduzione in inglese dei nomi degli astri e delle costellazioni, in una edizione americana dell’atlante prodotta a fine ottocento da Hunt & Eaton, New York 1891-1894.
EDIZIONE
del 1886
Der Nördliche Stern Himmel
Der Südliche Stern Himmel
Gebiet der Sonne
Die sichtbare Seite der
Mond- Oberfläche
|
di FELICE STOPPA
APRILE 2017