Anonimo |
Tratado das quorenta e outo constellaçoes do firmamento ou ceo estrellado..., Penisola Iberica XVII sec.
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Anonimo
Tratado das quorenta e outo constellaçoes do firmamento ou ceo estrellado…, Penisola Iberica XVII sec.
Il trattato sulle costellazioni che esaminiamo in questa pagina è un ampio manoscritto (quindi esistente in una unica copia) raccolto in un volume appartenente alla Biblioteca Nacional de España di Madrid.
http://bdh.bne.es/bnesearch/detalle/bdh0000238002
Nel volume il manoscritto sulle costellazioni occupa la prima parte che è seguita, con calligrafia che mi sembra identica, da alcuni trattati scientifici ben articolati che si occupano di astrologia (intesa in senso ampio comprendente l’astronomia), la sfera artificiale, la matematica e l’ aritmetica. I contenuti di questi trattati sembrano non contemplare le novità dei contributi di Galileo e di Keplero e a quelli di Copernico vi si dedicano solo poche pagine. Riferimento per il nostro autore potrebbe essere stato il De Sphaera di Ioannis de Sacrobosco, trattato di astronomia studiato nelle università per oltre quattro secoli fino alla metà del seicento, utilizzato dallo stesso Galileo per le sue lezioni universitarie e che vide nel 1585 (sulla copertina del libro è indicato per errore il 1581 corretto in 1585 nel regestum) una versione commentata ed emendata da Cristoforo Clavio, astronomo e matematico gesuita del Collegio Romano:
In Sphaeram Ioannis de Sacro Bosco Commentarius
https://archive.org/details/ita-bnc-mag-00000869-001
Sempre a Clavio e alla sua
Epitome Aritmeticae Praticae, 1585
sembra che il nostro autore si ispiri. In particolare nell’ultimo libro dedicato alla matematica: Primeira parte do curso das sciencias mathematicas en a qual se trata da arithmetica [incompleto al final] (181-206v).
Questo di seguito è l’indice del volume manoscritto:
Tratado das quorenta e outo constellaçoes do firmamento ou ceo estrellado (pag. 1-57).
Tractado primeiro da astrologia speculativa (pag. 59-143).
Livro primeiro da astronomia en a qual se trata da esphera artificial (pag 147-155).
Livro unico e proemial do curso das sciencias mathematicas (pag 158-162v).
Os deis livros da fabrica e uso do globo astronomico (pag 165-178).
Primeira parte do curso das sciencias mathematicas en a qual se trata da arithmetica [incompleto al final] (181-206v).
Tratado das quorenta e outo constellaçoes do
firmamento ou ceo estrellado (pag. 1-57):
Nelle 57 doppie pagine l’autore illustra le quarantotto costellazioni tolemaiche e altre due di diversa derivazione proponendo per ognuna un testo esplicativo che ne riassume il contenuto mitologico, posto nella pagina a sinistra, e, nella pagina di destra, la carta astronomica composta dal disegno della costellazione sul quale sono posizionate con precisione le stelle differenziate in 6 grandezze. Quasi sempre gli astri sono accompagnati da un indice numerico arabo progressivo.
Ursa Major 2a, a sinistra i miti a destra la tavola astronomica
Le 50 costellazioni sono suddivise in tre gruppi:
Il primo gruppo Das Constellacoes Septentrionaes composto di 21 tavole numerate da I a XXI alle quali ne vengono aggiunte altre due prive di numero: Antinoo posta subito dopo la XVI Aguia e Caballeira de Berenice che segue la XXI Triangulo.
Antinoo e Caballeira de Berenice non sono costellazioni di origine tolemaica. La prima venne ideata dall’Imperatore Adriano nel 132 d. C. e rappresenta il catasterismo del giovane amante dell’imperatore. La seconda è citata già da Eratostene nella sua opera I Catasterismi, risalente al secondo secolo a. C..
Antinoo e Caballeira de Berenice, riferimento a pag. 23
Il secondo gruppo Segunda parte do tratado das constellacoes è relativo alle 12 costellazioni zodiacali, numerate da I Signo a XII Signo.
Il terzo gruppo Terceira parte do tratado das constellacoes propone le rimanenti 15 costellazioni australi numerate da I a XV.
Tutte le tavole sono disegnate in visione convessa ed i rispettivi personaggi mitologici vengono proposti di spalle o di fronte in modo che le stelle vi siano collocate rispettando la descrizione tolemaica.
Quasi tutte le stelle, come nel catalogo di Tolomeo, sono numerate progressivamente ma il nostro sconosciuto autore non rispetta con precisione le tavole dell’astronomo alessandrino: in certe costellazioni ne presenta un numero minore, in altre uno maggiore e soltanto in Ursa menor, per due stelle non posizionate sulla figura centrale della costellazione, segue la regola tolemaica di definirle informatae. In alcuni casi all’indice numerico viene aggiunto anche il nome della stella (ad esempio Dubhe in Ursa Maior). In totale sono posizionate 1098 stelle (109 prive di indice numerico) con una differenza algebrica di + 70 stelle rispetto alle 1028 catalogate da Tolomeo.
L’ordine di presentazione progressivo delle costellazioni è lo stesso utilizzato da Tolomeo ( con l’unica differenza, come abbiamo già visto, dell’aggiunta senza numero di Antinoo e di Caballeira de Berenice).
Nella prima tavola dedicata ad Ursa Menor (chiamata anche Buzina) vi troviamo disegnata la Notas das grandesas das Extrellas suddivisa in 6 diversi simboli per le grandezze stellari completati da altri due simboli riferentisi alle nebulose che permettono ad esempio di riconoscere in Cancer l’ammasso del Presepe. Sempre in Ursa Menor con un piccolo cerchio si indica la posizione del Polo equatoriale che per errore viene però definito Polo da Eclyptica. Questa tavola è l’unica che porta sul margine sinistro un righello graduato di 60° al passo di un grado, righello la cui funzione viene spiegata in uno dei trattati seguenti: a pagina 89 nel capitolo 6° del Livro 5° da theorica do firmamento , ou Ceo Estraellado.
Ursa Menor
1a
Notas das grandesas das Extrellas e Polo da Eclyptica ( leggi Polo equatoriale)
in Cancer l’ammasso del Presepe (
5)
Altri riferimenti ai reticoli di riferimento li troviamo in Antinoo con il disegno di un segmento di Equinoctial (Equatore celeste) che attraversa la costellazione.
L’eclittica (Zodiaco o Eclyptica) è presente in tutte le costellazioni zodiacali (Sagittarius e Capricornus esclusi) e in particolare in Leo, Libra e Scorpius dove è accompagnata dalla definizione Sud e Norte per indicare gli emisferi che attraversa. La stessa cosa vale anche per le costellazioni del cielo meridionale di Balea, Orion, Eridanus e Hydra. La tavola di Virgo riporta sia il segmento di pertinenza dell’eclittica che del cerchio dell’equatore e quindi il loro punto di incontro (Equinoctio Autumnal) posto quasi in corrispondenza della stella N°8 ( Eta Virginis).
Equinoctial in Antinoo e Zodiaco, Sud e Norte in Libra
Virgo: Zodiaco, Equinoctial e loro intersezione (Equinoctio Autumnal) posto quasi in corrispondenza della stella N°8 ( Eta Virginis)
In Cassiopeia è disegnata e descritta la Supernova del 1572:
In Perseo si dà risalto alla Cabesa de Medusa eu Algol:
Tra le zampe posteriori del Centaurus quattro stelle unite a croce indicano senza nominarla la Croce del Sud (Cruseiro), asterismo che viene però ampiamente citato nel corrispondente testo descrittivo:
Il testo non ci propone il nome del suo autore e la sua data di produzione. La descrizione che ne abbiamo fatto ci indica però due possibili date estreme dell’intervallo temporale in cui porlo:
Il limite inferiore è il 1603, anno di pubblicazione dell’
Uranometria del Bayer al quale il nostro autore si ispira sicuramente nel disegnare alcune costellazioni.
http://www.atlascoelestis.com/4.htm
Il limite superiore potrebbe essere il 1690 anno di pubblicazione del celeberrimo
Firmamentum Sobiescianum sive Uranographia
http://www.atlascoelestis.com/6.htm
dove Johannes Hevelius propone ben undici nuove costellazione che il nostro autore iberico però non considera affatto. Limite che potremmo portare al 1679 anno nel quale Halley pubblica i dati osservativi relativi alle posizioni delle stelle dell’emisfero sud calcolati durante la sua spedizione scientifica all'isola di Sant'Elena,
http://www.atlascoelestis.com/Halley%201679%20Pagina%20base.htm
e nel nostro manoscritto, ad esclusione dell’asterismo della Croce del Sud, non appare alcuna altra nuova costellazione australe.
Un atlante che invece il nostro autore potrebbe aver conosciuto ed essersene servito per ispirazione è Catalogus veteres affixarum Longitudines, ac Latitudines conferens cum novis. Imaginum Caelestium Prospectiva duplex..., Romae, Apud Bartholomaeum Zanettum, MDCXII del gesuita Christoph Grienberger: Eguale suddivisione in tre parti, stesso numero di costellazioni proposto ( compreso Antinoo e Chioma di Berenice anche qui non numerate), ampliamento del catalogo tolemaico a 1225 stelle accompagnate da indice numerico progressivo che ricomincia da capo ad ogni nuova costellazione:
http://www.atlascoelestis.com/Gri%20Pagina%20base.htm
Una conferma più precisa della data di produzione del manoscritto possiamo averla esaminando la tavola della Vergine dove il nostro autore ci dà l’opportunità di confrontare la posizione di Eta Virginis ( la numero 8 nella tavola) con la posizione dell’equinozio autunnale, permettendoci così di utilizzare il fenomeno della precessione degli equinozi per cercare di determinare l’anno per il quale la stella Eta Virginis è posizionata nel reticolo celeste,
Eta Virginis nel 1603 (Ricostruzione con Programma Perseus)
http://www.atlascoelestis.com/introd.precessione.htm
Eta Virginis è nella tavola del nostro autore anonimo quasi perpendicolare all’eclittica proprio nel punto in cui questa si interseca con l’equatore celeste e questa posizione è da ritenersi quasi esattamente al centro tra quella riscontrabile nella tavola della Vergine di Grienberger (1612) e in quella relativa in Hevelius (1671, anno rilevato per il posizionamento delle stelle nella edizione del 1690), centralità che ci indica quindi l’anno 1642-45 come data plausibile per la produzione del nostro manoscritto.
Eta Virginis (stella 6) nel 1612 in Grienberger
Eta Virginis (stella 8) nel nostro autore per il 1642-45
Eta Virginis nel 1671 in Hevelius
In quanto all’autore non possiamo che cercare di proporre la regione dove può essere nato e vissuto che potrebbe essere quella dove si parlava la lingua che utilizza nei suoi testi che non è il castigliano del seicento ma quasi sicuramente il gallego, lingua romanza derivata dal latino, parlata nel seicento sia in Galizia che nel Portogallo del nord (Contributo di Giuliana Ludovica Stoppa).
Das Constellacoes Septentrionaes
Cabelleira de Berenice
Le stelle più luminose della costellazione
sono descritte in Tolomeo
tra le informatae di Leo
http://www.atlascoelestis.com/tolomeo%20catalogo.htm
Baily| Ptolemy | BS | Name | No |No Description Long Lat m | V R.A. 1900.0 Dec. PMRA " PMDec No | |
494 6. Borealissimum convolutionis nubilosae quae Coma Berenices vocatur, et est inter extrema Leonis et Ursae.......... 144 50 +30 00 obs. 4.36 12 21 57.2 +28 49 28 -0.084 -0.087 4737 15 gamma Com 495 7. Praecedens de australibus eminentibus Comae Berenices........................ 144 20 +25 00 obs. 4.95 12 11 17.0 +24 30 05 -0.030 -0.012 4667 7 h Com 496 8. Sequens de ipsis in figura folii edere. 148 30 +25 30 obs. 4.81 12 29 52.1 +23 10 48 -0.068 +0.016 4789 23 k Com
LEO. 462 1. Quae in extremitate naris.............. 108 20 +10 00 4 4.46 09 18 49.9 +26 36 46 -0.032 -0.050 3731 1 kappa Leo 463 2. Quae in apertione oris................. 111 10 +07 30 4 4.31 09 26 00.9 +23 24 33 -0.025 -0.042 3773 4 lambda Leo 464 3. Borealior duarum quae sunt in capite... 114 20 +12 00 3 3.88 09 47 04.6 +26 28 41 -0.125 -0.060 3905 24 mu Leo 465 4. Australior ipsarum..................... 114 10 +09 30 3-2 2.98 09 40 10.5 +24 14 05 -0.045 -0.015 3873 17 epsilon Leo 466 5. Borealis de tribus quae in collo sunt.. 120 10 +11 00 3 3.44 10 11 07.7 +23 54 57 +0.018 -0.012 4031 36 zeta Leo 467 6. Sequens et media de tribus............. 122 10 +08 30 2 2.01 10 14 27.7 +20 20 50 +0.310 -0.162 4057/8 41 gamma Leo 468 7. Australis ipsarum...................... 120 40 +04 30 3 3.52 10 01 52.9 +17 15 01 -0.001 -0.006 3975 30 eta Leo 469 8. Quae est in corde et vocatur Regulus... 122 30 +00 10 1 1.35 10 03 02.8 +12 27 22 -0.249 +0.003 3982 32 alpha Leo 470 9. Australior ipsa et est quasi in pectore................................ 123 30 -01 50 4 4.37 10 02 35.8 +10 29 16 -0.081 -0.065 3980 31 A Leo 471 10. Parum antecedens illam quae in corde est.................................... 120 00 -00 15 5 5.26 09 52 50.6 +12 55 19 -0.025 -0.020 3937 27 nu Leo 472 11. Quae in genu dextro.................... 117 20 -00 00 5 5.35 09 38 17.2 +14 28 46 +0.003 -0.007 3866 16 psi Leo 473 12. Quae in anteriore dextrae vola......... 114 10 -03 40 6 4.97 09 26 33.3 +11 44 34 -0.093 -0.086 3782 5 xi Leo 474 13. Quae in anteriore sinistrae vola....... 117 20 -04 10 4 3.52 09 35 48.8 +10 20 50 -0.143 -0.041 3852 14 o Leo 475 14. Quae in genu sinistro.................. 122 30 -04 15 4 4.70 09 54 55.7 +08 31 27 -0.033 -0.026 3950 29 pi Leo 476 15. Quae in axilla sinistra................ 129 10 -00 10 4 3.85 10 27 32.7 +09 49 17 -0.009 -0.006 4133 47 rho Leo 477 16. Praecedens de tribus quae sunt in ventre................................. 127 00 +04 00 6 5.46 10 26 51.5 +14 39 02 -0.041 +0.018 4127 46 i Leo 478 17. Borealis reliquarum et sequentium duarum................................. 130 20 +05 20 6 5.48 10 41 07.5 +14 43 22 -0.126 -0.069 4209 52 k Leo 479 18. Australior ipsarum.....................*132 20 +02 20 6 5.25 10 44 00.0 +11 04 28 -0.006 -0.028 4227 53 l Leo 480 19. Praecedens de duabus quae sunt in lumbis................................. 131 20 +12 15 5 4.42 10 56 59.5 +20 42 59 -0.011 +0.032 4300 60 b Leo 481 20. Sequens ipsarum........................ 134 10 +13 40 2-3 2.56 11 08 47.4 +21 04 18 +0.143 -0.135 4357 68 delta Leo 482 21. Borealior duarum quae sunt in vertebris.............................. 134 20 *+11 20 5 5.57 11 20 23.5 +17 00 23 -0.147 -0.012 4408 81? Leo or +11 10 483 22. Australior ipsarum..................... 136 20 +09 40 3 3.34 11 08 59.6 +15 58 34 -0.061 -0.083 4359 70 theta Leo 484 23. Quae in posterioribus cruribus......... 140 20 +05 50 3 3.94 11 18 42.7 +11 04 49 +0.166 -0.079 4399 78 iota Leo 485 24. Quae in posterioribus poplitibus....... 141 40 +01 15 4 4.05 11 15 58.8 +06 34 39 -0.095 -0.015 4386 77 sigma Leo 486 25. Australior hac et quasi in cubitis..... 144 40 -00 50 4 4.95 11 22 47.6 +03 24 25 +0.016 -0.017 4418 84 tau Leo 487 26. Quae in posterioribus volis............ 147 30 *-03 00 5 4.30 11 31 49.7 -00 16 18 +0.001 +0.038 4471 91 upsilon Leo 488 27. Quae in extremitate caudae............. 144 30 +11 50 1-2 2.14 11 43 57.5 +15 07 52 -0.497 -0.119 4534 94 beta Leo INFORMATAE. 489 1. Praecedens de duabus quae sunt super scapulam............................... 126 00 +13 20 5 5.08 10 37 58.7 +23 42 43 -0.117 +0.004 4192 41 Lmi 490 2. Sequens ipsarum........................ 128 10 +15 30 5 4.31 10 50 12.2 +25 16 58 -0.072 -0.023 4259/60 54 Leo 491 3. Borealis de tribus, quae sunt sub latere................................. 137 30 +01 10 4-5 4.63 10 59 51.5 +07 52 36 -0.342 -0.050 4310 63 chi Leo 492 4. Media ipsarum.......................... 137 10 -00 30 5 4.99 10 55 33.8 +06 38 19 -0.051 -0.029 4294 59 c Leo 493 5. Australis ipsarum...................... 138 00 -02 40 5 4.84 10 55 23.7 +04 09 16 +0.012 -0.020 4291 58 d Leo 494 6. Borealissimum convolutionis nubilosae quae Coma Berenices vocatur, et est inter extrema Leonis et Ursae.......... 144 50 +30 00 obs. 4.36 12 21 57.2 +28 49 28 -0.084 -0.087 4737 15 gamma Com 495 7. Praecedens de australibus eminentibus Comae Berenices........................ 144 20 +25 00 obs. 4.95 12 11 17.0 +24 30 05 -0.030 -0.012 4667 7 h Com 496 8. Sequens de ipsis in figura folii edere. 148 30 +25 30 obs. 4.81 12 29 52.1 +23 10 48 -0.068 +0.016 4789 23 k Com
La costellazione in
Uranometria di Bayer (1603)
non è autonoma ed è descritta in Bootes come
un mazzo di grano
http://www.atlascoelestis.com/baj%2007.htm
http://www.atlascoelestis.com/4.htm
La costellazione in
Catalogus veteres affixarum Longitudines, ac Latitudines conferens cum novis.
Imaginum Caelestium Prospectiva duplex di Grienberger (1612)
non è numerata e viene descritta con Leo
http://www.atlascoelestis.com/gri%20tav%2026.htm
http://www.atlascoelestis.com/Gri%20Pagina%20base.htm
La costellazione in
Firmamentum Sobiescianum sive Uranographia di Hevelius (1690)
http://www.atlascoelestis.com/hev%2009.htm
http://www.atlascoelestis.com/6.htm
di FELICE STOPPA
OTTOBRE 2018