Johann Georg Heck

Bilder Atlas-Astronomie A2, Leipzig 1849

Atlas géographique, astronomique et historique, servant à l'intelligence de l'histoire ancienne, du moyen age et moderne et à la lecture des voyages les plus recens. Dresse d'apres les meilleurs materiaux tant francais qu'etrangers conformement aus progres de la science, par J.G. Heck. - Paris, Engelmann & Compagnie, S.F., Parigi 1834

 

 

Bilder Atlas zum Conversations-Lexikon. Ikonographische Encyclopadie der Wissenschaften und Kunste

 

 

 

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Tavole Sezione Astronomia

 Bilder Atlas-Astronomie A2, Leipzig 1849

12 Nordliche Sternkarte

 

 

Le stelle fino alla sesta magnitudine sono riportate in due emisferi, boreale e australe, ed hanno il primario scopo di orientare il profano alla conoscenza del cielo. Infatti il bordo esterno all'equatore riporta un cerchio graduato, una tacca per ogni giorno raggruppati per mesi, che permette di evidenziare il passaggio delle stelle al meridiano per ogni ora e giorno dell'anno. Curiosamente le carte, pur essendo scritte in lingua tedesca, hanno come riferimento Parigi per il cui Zenit e Nadir sono tratteggiati i circoli di passaggio delle stelle. Sempre per la stessa città è disegnato il limite di visibilità annuale delle stelle boreali. L'Osservatorio astronomico di Parigi, infatti, fino alla Conferenza dell’International Geographical Congress tenuta a Washington nel 1884 aveva svolto, per alcuni paesi, il ruolo di riferimento per il primo meridiano,   preso successivamente dall'Osservatorio londinese di Greenwich.

Le stelle sono disegnate in proiezione polare stereografica che, nonostante rinunci ad una scala lineare della declinazione, è la migliore per rappresentare in una mappa globale le proporzioni reali delle costellazioni. Queste, in linea con  la tradizione ottocentesca di Bode, sono presenti in numero massiccio comprendendo la più parte di quelle  oggi cadute in disuso. Vengono rappresentati, con un leggero disegno in grigio, i personaggi mitologici, e, con dei tratti più evidenti in nero, i collegamenti tra le stelle delle singole costellazioni, metodo che facilita la memorizzazione della posizione relativa delle stelle in cielo. Non è invece disegnato il già consueto confine tratteggiato delle costellazioni.

Il carattere enciclopedico dell'atlante viene confermato anche in queste due tavole:  sul bordo esterno all'equatore delle mappe sono disegnati gli oggetti celesti più interessanti alla visione telescopica, nella tavola boreale sono poste le più rilevanti stelle doppie ed i più luminosi raggruppamenti di stelle, in quella australe gli oggetti estesi quali nebulose, galassie e planetarie.

La Via Lattea, Milchstrasse in tedesco, attraversa, ben delineata, i due emisferi.   

 

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Il planisfero boreale di Heck nell'edizione francese del 1835 dell'atlante

ATLAS GEOGRAPHIQUE ASTRONOMIQUE
ET HISTORIQUE

 

 

 

 

 

Altre tavole dello stesso atlante

da

 

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e da

https://www.davidrumsey.com/luna/servlet/view/search?q=pub_list_no%3d%2212128.000%22&sort=pub_list_no_initialsort%2cpub_date%2cpub_list_no%2cseries_no&qvq=q:celestial;sort:pub_list_no_initialsort%2Cpub_date%2Cpub_list_no%2Cseries_no;lc:RUMSEY~8~1&mi=465&trs=1355

 

 

J.G. Heck

Atlas géographique, astronomique et historique, servant à l'intelligence de l'histoire ancienne, du moyen age et moderne et à la lecture des voyages les plus recens. Dressé d'apres les meilleurs materiaux tant francais qu'etrangers conformement aus progres de la science, par J.G. Heck. - Paris, Engelmann & Compagnie, S.F., Parigi 1834

 

 

 

 

 

 

 

 

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di

Felice Stoppa

AGGIORNATO APRILE 2019