Johann Georg Heck |
Bilder Atlas-Astronomie A2, Leipzig 1849 |
Bilder Atlas zum Conversations-Lexikon. Ikonographische Encyclopadie der Wissenschaften und Kunste
Questo è il titolo completo dell'atlante di J. G. Heck del quale pubblico le tavole dedicate all'astronomia. L' opera enciclopedica a carattere divulgativo, diretta ad un pubblico largo, comprende sezioni dedicate a quasi tutte le discipline scientifiche: matematica, fisica, meteorologia, chimica, mineralogia, geologia, botanica, zoologia, antropologia e chirurgia. Venne pubblicata a Lipsia nel 1849 e ben presto vide edizioni in lingua francese ed inglese, quest'ultima pubblicata a New York. Heck diresse l'opera e le tavole furono incise da specialisti, quelle di astronomia e fisica ad opera di Henry Winkles ad esclusione di alcune, come quelle relative alle carte celesti ed alla Luna, che furono realizzate da R. Schmidt et Madel. Formato 29,5x23,5 cm. Le stelle fino alla sesta magnitudine sono riportate in due emisferi, boreale e australe, che hanno il primario scopo di orientare il profano alla conoscenza del cielo. Infatti il bordo esterno all'equatore riporta un cerchio graduato, una tacca per ogni giorno raggruppati per mesi, che permette di evidenziare il passaggio delle stelle al meridiano per ogni ora e giorno dell'anno. Queste due carte, curiosamente , pur essendo scritte in lingua tedesca, hanno come riferimento Parigi per il cui Zenit e Nadir sono tratteggiati i circoli di passaggio delle stelle. Sempre per la stessa città è disegnato il limite di visibilità annuale delle stelle boreali. L'Osservatorio astronomico di Parigi, infatti, fino alla Conferenza dell’International Geographical Congress tenuta a Washington nel 1884 aveva svolto, per alcuni paesi, il ruolo di riferimento per il primo meridiano, preso successivamente dall'Osservatorio londinese di Greenwich. Le stelle sono disegnate in proiezione polare stereografica che, nonostante faccia rinunciare ad una scala lineare della declinazione, è la migliore proiezione per rappresentare in una mappa globale le proporzioni reali delle costellazioni. Queste, in linea con la tradizione ottocentesca di Bode, sono presenti in numero massiccio comprendendo anche la più parte di quelle oggi cadute in disuso. Vengono rappresentati, con un leggero disegno in grigio, i personaggi mitologici, e, con dei tratti più evidenti in nero, i collegamenti tra le stelle delle singole costellazioni, metodo che facilita la memorizzazione della posizione relativa delle stelle in cielo. Non è invece disegnato il già consueto confine tratteggiato delle costellazioni. Il carattere enciclopedico dell'atlante viene confermato anche in queste due tavole: sul bordo esterno all'equatore delle mappe sono disegnati gli oggetti celesti più interessanti alla visione telescopica: nella tavola boreale sono poste le più rilevanti stelle doppie ed i più luminosi raggruppamenti di stelle, in quella australe gli oggetti estesi quali nebulose, galassie e planetarie. La Via Lattea, Milchstrasse in tedesco, attraversa, ben delineata, i due emisferi.
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Titolo
Indice dell'Opera
Tavole Sezione Astronomia 6 7 8 9 10 11 12 Nordliche Sternkarte 13 Sudliche Sternkarte 14 15
Esempi di tavole di altre sezioni
Matematica 5
Fisica 17
Meteorologia 25 27
di FELICE STOPPA
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