Francesco Bianchini, Maraldi, Cassini

La Comete du mois d'avril 1702, Pl. VI, Paris 1704

 

Chemin de la Comete observée a Rome et a Naples depuis le 20 Avril jusqu'au 4 May par Messieurs Bianchini et Maraldi

 

 

 La tavola numero sei relativa al tragitto della cometa della primavera 1702 riassume le osservazioni effettuate da Francesco Bianchini e Maraldi tra il 20 aprile e il quattro di maggio. La cometa viene rilevata in 11 posizioni ed il suo passaggio è disegnato tra diciassette stelle delle seguenti costellazioni o parti di costellazione: le Rameau d’Hercule, la teste du Cygne, La Fleche , la queue de l’Aigle, Ophiucus, le Serpent. Le stelle non sono denominate ma nella relazione ricevono le lettere greche secondo il catalogo di Bayer. La tavola e anche la linea che descrive la traiettoria della cometa non presentano reticoli e tacche graduate di riferimento.

 

 

 

 

 

La cometa viene scoperta da Francesco Bianchini la sera del 20 aprile poco prima di mezzanotte appena sopra l’orizzonte  tra la testa del Cigno e la Freccia.  

 

 

Nella lettera che invia a Cassini e che viene pubblicata in testa alla Mémoire che quest’ultimo presenta all’Accademia, Bianchini racconta di essere stato in un primo momento nel dubbio di aver osservato una nebulosa o un piccolo ammasso di stelle, perché ciò che osservava  si confondeva con il fondo della Via Lattea ed era molto simile alla Nebulosa del Granchio. Soltanto dopo averla riosservata più alta sull’orizzonte la riconosceva come una cometa circondata dalla sua chioma e in veloce movimento rispetto alle piccole stelle tra le quali era immersa.

 

Bianchini osserva la cometa con un cannocchiale costruito da Campani di 10 piedi che presenta un campo intorno al mezzo grado. Il metodo utilizzato per posizionare la cometa è quello di rilevarne la posizione relativa rispetto a delle linee di ascensione retta e declinazione che collegano le stelle più luminose dell’Aquila del Cigno e della Freccia e di riportare quindi tale posizione relativa su un Globo celeste del Blaeu,  sul quale può essere letta l’entità della declinazione e dell’ascensione retta. Bianchini deduce da queste misurazioni che il movimento  della cometa per il primo giorno è di dodici gradi di un cerchio massimo in direzione contraria a quella dei segni zodiacali.  L’astronomo di Roma osserva la cometa per altre due notti intervallate da alcune con brutto tempo e  con l’aiuto di un altro telescopio munito di reticolo ne determina la posizione  con più precisione.

 

 

Dopo aver presentato l’ estratto della lettera di Bianchini, Cassini confronta i dati ottenuti da questi  con quelli osservati da Leibnitz a Berlino dove la cometa era stata scoperta alle ore una e trenta del 21 aprile. 

Le  osservazioni dai due diversi osservatori danno per la cometa una differenza in A.R. di un grado ma Cassini non se la sente di  giustificare questa differenza come una misura della parallasse della cometa. Infatti una tale misurazione richiede un numero superiore di osservazioni e distribuite in più notti. Prima di continuare ad esaminare la traiettoria della cometa con altre osservazioni di Bianchini e di Maraldi, Cassini si sofferma lungamente sul problema di calcolare i parametri dell’orbita di una cometa onde prevederne il ritorno o di riconoscerla come una cometa già apparsa negli anni precedenti e conclude che una teoria completa del moto delle comete ancora non esiste. L’anno successivo alla presentazione di questa memoria, il 1705, Halley pubblicherà il suo lavoro con il quale dimostra di poter calcolare il ritorno della cometa del 1682 per il 1758-59.

 

La parte conclusiva della memoria è dedicata alle ultime osservazioni di Maraldi e Bianchini che permettono di calcolare la posizione della cometa per i giorni dal uno al quattro maggio.

 

 

 

La Mémoire viene pubblicata nel 1704 in

 

 

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Bianchini scoprì la sua prima cometa nel 1684, leggi le sue relazioni:

COMETES Anno 1684 MENSE JUNIO Julioque Romae observatus, UBERIOR RELATIO DE COMETA… in

 ACTA ERUDITORUM, Lipsia 1685

http://www.atlascoelestis.com/Bianchini%201684%20base.htm

 

 

 

Leggi la voce Comet come appare nel

A New Royal and Universal Dictionary of Arts and Sciences, London 1770-1771, Printed of J. Cooke 

di

M. Hinde, W. Squire, J. Marshall, Thomas Cooke

 

 

Biografia di Francesco Bianchini

 per cortesia di Wikipedia

 

 

Confronta con le osservazioni di De La Hire effettuate sulla stessa cometa tra il 

24 aprile e il 5 maggio

 

Francesco Bianchini, nominato da Clemente XI cameriere d'onore e segretario della Congregazione del Calendario, svolgeva a Roma anche l'attività di archeologo. Nel 1709 l'Académie pubblica una tavola che riproduce un frammento in marmo, ritrovato dal nostro durante uno scavo effettuato nel 1705, che riporta incisioni che rimandano ad un planisfero celeste di origini greco-egiziane che il commentatore ritiene di poter far risalire ad un epoca successiva a quella di Augusto, infatti la Bilancia appare già distinta dalla costellazione dello Scorpione. 

L'incisione viene velocemente descritta in una breve nota che qualifica il reperto come più attinente all'astrologia che all'astronomia e quindi non degno di ulteriori ricerche e approfondimenti.

 

Leggi il commento alla tavola e analizza gli ingrandimenti

 

 

Leggi anche

De Kalendario et cyclo Caesaris ac de Paschali canone S. Hippolyti martyris dissertationes duae ad SS. D. Nostrum Clementem XI Pont. Max., Romae 1703

His accessit enarratio per epistolam ad amicum De nummo et gnomone Clementino auctore Francisco Blanchino Verone 

La Meridiana di F. Bianchini della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri in Roma, 1702


http://www.atlascoelestis.com/Bianchini%20meridiana%201702.htm


 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di

FELICE STOPPA