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Joseph Nicolas De Lisle |
Route de la Comete... 1758, Paris 1765 |
Route de la Comete observée à Paris en Aout, Septembre, Octobre et Novembre 1758. dans l'Observatoire de la Marine, à l'Hotel de Clugny Par M. Messier, Membre de la Société Royale de Londres, Presentée au ROY le 31 Octobre, et à l'Académie Royale des Sciences, dans son Assemblée Publique du 15 Novembre 1758. Par M. DE L'ISLE Astronome Géographe de la Marine et de l'Académie Royale des Sciences et.
Tavola
La mappa illustra la "Memoire sur la cométe de 1758 par M. de l'Isle", memoria presentata da De Lisle il 15 Novembre 1758 e pubblicata nel 1765 in Mémoires, Académie Royale des Sciences, 1759.
L'autore effettivo delle osservazioni fu C. Messier che non era comunque titolato per presentare a suo nome le relazioni all'Accademia. Questa fu la prima di ventotto relazioni su comete che Messier produsse tra il 1758 ed il 1788. Già da questa tavola appare evidente, nei titoli, anche il suo nome quale autore delle osservazioni e in qualche caso, per quelle successive, si preoccupò di realizzare anche il disegno delle tavole annesse.
Nella tavola è trascritta l' orbita della cometa tra il 14 Agosto e il 2 Novembre 1758, la traiettoria del pianeta Venere dal primo Maggio al 7 Giugno dello stesso anno e la posizione e la data della prima osservazione che Messier fece della nebulosa posta subito a nord del corno meridionale del Toro. La nebulosa porterà successivamente il numero uno (M1, la Nebulosa del Granchio, i resti ancora oggi visibili dell'esplosione della supernova del 1054) nel catalogo che l'astronomo parigino elencherà per distinguere quegli oggetti estesi e nebulosi che potevano essere in un primo momento confusi per delle comete.
La grande carta, 40,5x53cm, riporta inoltre in proiezione conica geocentrica la posizione di 131 stelle tratte dal catalogo di Flamsteed e ricalcolate da Messier per il 1758. Il reticolo evidenzia l'ascensione retta e la declinazione grado per grado ed è attraversato dalla linea dell'Eclittica che riporta la longitudine sempre alla scala di un grado.
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di FELICE STOPPA